Giunse all'83° Centro nel 1987.
Lo ricordo ancora, un ragazzone alto e dal fisico possente. Un Aerosoccorritore, appartenente quindi ad una categoria molto particolare. Quanto coraggio ci vuole a calarsi nel mare nero ed agitato appeso ad un unico filo che ti collega all'elicottero? Non lo so, non l'ho mai provato, ma posso sicuramente affermare che di coraggio ce ne vuole tanto. Alessandro Musacchio era uno di quelli. A dispetto della sua mole e della particolare categoria di appartenenza lo ricordo comunque come un ragazzone calmo e pacato. Il suo non era un "lavoro" ma una passione, svolta con serietà e professionalità come si addice ad equipaggi di volo che devono operare con grande professionalità e capacità. Ieri ci ha lasciato, vittima di un malaugurato incidente proprio mentre svolgeva quell'attività che era sicuramente la sua passione. Il dolore per la sua perdita è incommensurabile e riapre ferite che speravamo stessero per chiudersi. Non possiamo far altro che racchiuderci nei nostri pensieri e meditare sull'immenso dolore, incolmabile, dei suoi cari. A loro giunga, dal profondo del nostro cuore, il nostro più alto e possente
MAMMAJUT.
Mario Sorino