Alessandro
Riportiamo il testo della lettura della figlia Chiara.
Quando siamo costretti alla crudele realtà della vita ci sentiamo derubati di un nostro diritto sacrosanto. Alle persone che amiamo e che ci amano non servono lunghi discorsi o complicate parole per dimostrare o dimostrarci amore. Loro ci amano a prescindere, l'amore di un padre e di una madre nei confronti della loro figlia è a prescindere. Tuo padre questo amore lo prova in maniera viscerale, poche cose riuscivano a creare visibili emozioni nel volto di tuo padre ma il solo pronunciare il tuo nome lo rende felice, felice di sapere che tu esisti.
Sono molte le cose che "IL CAPO TEAM" mi ha lasciato. Avrò sempre l'immagine della sua calma nell' affrontare le difficoltà, di fronte al pericolo o alle difficoltà non reagiva mai di impulso o con tensione, ma aveva sempre una ragionata calma che lo accompagnava, una calma che infondeva sicurezza anche ai membri dell' equipaggio o del Team, trovava sempre la via d'uscita dal labirinto qualsiasi esso fosse, ricordava a noi tutti di affrontare le difficoltà una alla volta poi ci dava un sorriso accennato, una pacca sulla spalla e la
sua imponente presenza ci infondeva sicurezza.
Fare equipaggio con Sandro dava a me la sicurezza e la certezza che se avessimo avuto un problema lui avrebbe fatto la differenza, i suoi consigli in operazioni reali erano punti certi per le decisioni che avremmo dovuto prendere.
Somalia, Albania, Kosovo, Iraq sono alcune delle missioni in cui ha dato il suo contributo e quando se ne parlava, scoprivamo di avere un pensiero comune su queste missioni che ci portavano lontano dalle famiglie, l'orgoglio di poter dire di aver fatto anche noi qualcosa nel nostro piccolo in questo mondo egoista, qualcosa a favore di chi più debole di noi non sarebbe riuscito a far sentire la propria voce. Facevamo quello perché un giorno quei piccoli, che con i loro musetti sporchi ci sorridevano al nostro passaggio, potessero un
giorno abbracciare la loro libertà senza per questo essere discriminati. Questo è tuo padre. Gli ho sempre detto che gli invidiavo il coraggio e la freddezza che lo contraddistingueva durante le missioni di soccorso. In qualunque situazione lui
era pronto ad aiutare chi si trovava in difficoltà, avrebbe affrontato qualsiasi cosa rischiando anche la propria vita. Sandro era pronto a calarsi nel nero della notte in alto mare con il mare
agitato ed il temporale in corso, appeso ad un filo pur di salvare il malcapitato. Sandro ha sempre avuto la consapevolezza di rischiare la propria vita per salvare il prossimo, questo però non lo spaventava, ma anzi lo rendeva consapevole e fiero del suo lavoro.
Ciò che però rende l'uomo nobile è la profonda umiltà con cui dimostrava la professionalità di un uomo con l'animo "ARS", consapevole dell'importanza del suo contributo e della sua elevatissima professionalità, lui camminava con la consapevolezza che pochi uomini possono dire di avere mantenendo la sua umiltà.
Sandro si distingueva per la sua professionalità, il suo sguardo attento e la sua imponente statura, ma tutti noi lo apprezzavamo anche per la sua delicata ironia: l'ultimo gesto, il gesto che porterò nel mio cuore, è stata la consegna del "puffo golosone". Con un sorriso accennato, con ironia discreta, sottovoce mi disse "con Chiara abbiamo visto il puffo golosone e subito abbiamo detto questo è per il Pierlu" poi un sorriso.
Quei puffi li ha consegnati a tutti noi, ha consegnato il "puffo" che più rispecchiava il nostro essere e tutti noi abbiamo accettato con affetto la consegna dei "puffi" a dimostrazione del nostro affetto nei suoi confronti abbiamo messo quei "puffi" a vista fuori dai nostri uffici, e
la cosa più bella è che il gesto non è stato fatto dopo l'incidente, ma giorni prima.
Nessuno potrà sostituire il CAPO TEAM potremo solo essere fieri di aver lavorato con lui, potremo portarlo ad esempio a chi già è Aerosoccorritore o a chi vorrebbe intraprendere questo tipo di vita ma, quello che sicuramente faremo è lasciare che il suo passaggio nella nostra vita possa cambiarci e renderci uomini migliori. A me, ad esempio, aver condiviso con lui questo pezzo di cammino della mia vita ha fatto crescere e, se lo ha fatto con me questo effetto, immagino cosa possa aver lasciato a te.
Ecco questo era, ed è, il mio papà, una persona fantastica. Quando tornava a casa chiudeva fuori della porta tutte le preoccupazioni, certo parlava con la mamma, ma lui voleva stare con noi, fare le sue cose con tranquillità.
Si metteva a cucinare, pulire la casa tanto che lo chiamavo "Desperate Housewife": lo faceva per noi, soprattutto per la mamma. Un piccolo, ma per me, grande gesto d'amore, perché in tutto questo non mancava mai un sorriso, una battuta, un abbraccio o un bacio.
Lui come la mamma per me c'erano sempre per qualsiasi cosa ed io per questo mi ritengo
fortunatissima. In ogni cosa mi dimostrava amore, cosa che, sono sicura, non smetterà mai.
Non c'è più la persona fisica, materiale, ma per me rimane, non rimpiango, non rinnego niente, anzi ti chiedo scusa se alcune volte non ho saputo darti quello che mi davi tu, perché era impossibile, tu mi davi tutto, troppo.
Con questo ti voglio dire che non mi dimenticherò mai di te, dei tuoi insegnamenti, vivrai per sempre accanto a me.
Ciao Daddy.
Chiara