Gente del Quindicesimo

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1° Anniversario

Alessandro Musacchio

Mercoledì 12 Giugno p.v., in occasione del 1° anniversario della scomparsa del compianto Primo Maresciallo Alessandro MUSACCHIO, sono stati predisposti una serie di eventi significativi per ricordare un uomo dell’Arma Azzurra caduto durante un’attività di addestramento sul sedime aeroportuale di Cervia.

L'Associazione parteciperà alla commemorazione con il Presidente Mario Sorino.

 

 

PROGRAMMA EVENTI 15 ° STORMO

 

Camminata/podistica:

  • ore 08:30: ritrovo sul Piazzale Nord partecipanti alla camminata/podistica;
  • ore 09:00: partenza gara podistica di 8 km;
  • ore 09:05: partenza camminata di 5 km;

 

Cerimonia:

  • ore 10:30: arrivo Ospiti;
  • ore 10:45: arrivo Autorità (Com.te CSA Gen. S.A. Tiziano TOSI/Com.te CFMS Gen. B.A. Stefano FORT);
  • ore 10:50: Santa Messa officiata dal Cappellano Militare Don Carlo (piazzale 81° CAE  o in caso di condimeteo avverse presso l’hangar leak freezing);
  • ore 11:20: Benedizione del Monumento;
  • ore 11:25: allocuzione del Comandante il 15° Stormo; allocuzione del Comandante Comando Forze Mobilità e Supporto; allocuzione del Comandante la Squadra Aerea;
  • ore 11:40: Scoprimento della targa in memoria al compianto Alessandro;
  • ore 12:00: Rinfresco per tutti i convenuti (piazzale 81° CAE o in caso di condimeteo avverse presso l’hangar leak freezing;
  • a seguire: partenza Massima Autorità/premiazione dei partecipanti alla gara podistica. 

 

Di seguito un breve scritto del nostro Presidente

 

Giunse all'83° Centro nel 1987.

Lo ricordo ancora, un ragazzone alto e dal fisico possente. Un Aerosoccorritore, appartenente quindi ad una categoria molto particolare. Quanto coraggio ci vuole a calarsi nel mare nero ed agitato appeso ad un unico filo che ti collega all'elicottero? Non lo so, non l'ho mai provato, ma posso sicuramente affermare che di coraggio ce ne vuole tanto. Alessandro Musacchio era uno di quelli. A dispetto della sua mole e della particolare categoria di appartenenza lo ricordo comunque come un ragazzone calmo e pacato. Il suo non era un "lavoro" ma una passione, svolta con serietà e professionalità come si addice ad equipaggi di volo che devono operare con grande professionalità e capacità. Ieri ci ha lasciato, vittima di un malaugurato incidente proprio mentre svolgeva quell'attività che era sicuramente la sua passione. Il dolore per la sua perdita è incommensurabile e riapre ferite che speravamo stessero per chiudersi. Non possiamo far altro che racchiuderci nei nostri pensieri e meditare sull'immenso dolore, incolmabile, dei suoi cari. A loro giunga, dal profondo del nostro cuore, il nostro più alto e possente

MAMMAJUT.

Mario Sorino